Buratti punta al Piva: “Posso fare molto bene”

Il portacolori del Cycling Team Friuli partirà coi gradi di grande favorito in vista del Trofeo Piva 2023 di domenica 2 aprile. L’anno scorso, a suon di vittorie e piazzamenti, è stato il miglior U23 italiano

Cresce l’attesa in vista del Trofeo Piva 2023, in programma domenica 2 aprilea Col San Martino (Treviso). Le 35 squadre che si presenteranno ai cancelli di partenza stanno definendo in questi giorni le selezioni – 5 corridori per team – che proveranno a vendere cara la pelle sull’esigente percorso disegnato dagli organizzatori dell’AC Col San Martino, con le salite del Combai e di San Vigilio come punti di svolta.

Le squadre arriveranno da tutto il mondo, ma quest’anno come non mai andrà tenuto d’occhio il Cycling Team Friuli. La squadra del team manager Roberto Bressan potrà infatti contare su Nicolò Buratti che, classifiche alla mano, è stato il miglior U23 italiano della passata stagione. Quest’anno sembra aver ripreso da dove aveva lasciato, dal momento che ha già chiuso al 3° posto la Firenze-Empoli all’esordio stagionale e, soprattutto, lo scorso weekend si è preso un prestigioso 2° posto alla Gand-Wevelgem di categoria, resistendo a pavé, vento, freddo e pioggia.

“La forma è buona e la preparazione sta andando come previsto, volevo essere pronto per inizio aprile e credo di esserlo – spiega Buratti -. Al Trofeo Piva arriverò con grandi ambizioni e la voglia di portare a casa un bel risultato. Sono il favorito n°1? Mi fa piacere che venga detto, vuol dire che in questi mesi sono riuscito a fare qualcosa di buono”.

Il 21enne di Corno di Rosazzo (Udine) conosce già il percorso, visto che era al via anche 12 mesi fa, ma l’esperienza non fu troppo positiva. “Mi ricordo ancora il freddo che ho patito quel giorno, in mattinata aveva grandinato e poi la temperatura non si è più alzata – ricorda ancora Buratti -. Fu una giornata no, mi sono dovuto ritirare. Il tempo è incerto anche per questo weekend, ma spero quantomeno che non faccia freddo come lo scorso anno. È vero, la settimana scorsa mi sono fatto le ossa in Belgio, ma se si può evitare la pioggia tanto meglio”.

Il giovane friulano, già promesso sposo della Bahrain Victorious a partire dal prossimo anno, ha dalla sua parte un repertorio completo, che può permettergli di dire la sua in qualsiasi scenario possa venire a crearsi in corsa. Ha la forza e l’esplosività per fare la differenza in salita, ma ha anche uno spunto abbastanza veloce per poter sperare di vincere una volata ristretta.

“Mi aspetto una corsa selettiva, con l’ultimo strappo di San Vigilio che potrebbe essere ancora una volta decisivo – ammette ancora -. Ci sono tanti corridori che andranno tenuti d’occhio, ma se devo fare alcuni nomi, dico Federico Guzzo e Davide De Pretto della Zalf Euromobil Fior, ma anche il danese Andreas Foldager della Biesse Carrera, che sta andando forte e quest’anno ha già vinto. Non so ancora quali corridori porteranno i Devo Team delle formazioni professionistiche, ma sicuramente saranno avversari molto insidiosi. Mi aspetto una gara molto aperta, ci sarà da divertirsi”.

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